Amore Milan

The story of the Milan: Giuseppe Meazza

2020-04-21 17:40:33

Nell'epoca in cui ci troviamo (1938 - 1942), una delle stelle del Milan e sicuramente Giuseppe Meazza

Biografia e Carriera 

Giuseppe Meazza, detto Peppino, nasce a Milano il 23 agosto 1910. È stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante o centrocampista. Considerato da alcuni esperti il più grande giocatore italiano di tutti i tempi nonché tra i migliori in assoluto. Muore il 21 agosto 1979 a Lissone, poco prima di compiere 69 anni, in seguito a un tumore del pancreas (organo che gli era già stato parzialmente asportato chirurgicamente). 

La sua carriera inizia all'età di dodici anni con i ragazzi del Gloria F.C., dove un ammiratore gli regala le sue prime scarpette da calcio(che lui non poteva permettersi). Scartato dal Milan a causa del fisico mingherlino, a quattordici anni compiuti entrò a far parte dell'Inter disputando il campionato ragazzi. Fu Fulvio Bernardini a scoprirlo e a insistere presso l'allenatore nerazzurro, Árpád Weisz, affinché lo inserisse in prima squadra. Bernardini, si narra, fu tanto insistente e convincente che alla fine Weisz volle visionarlo personalmente. Weisz si rese conto che Bernardini non aveva esagerato: a sedici anni il ragazzo fu aggregato in prima squadra, e un anno dopo Meazza esordiva nell'intero. Fu in quell'occasione che gli fu dato il soprannome di "Balilla". Quando l'allenatore Weisz lesse nello spogliatoio la formazione, annunciando la presenza in squadra di Meazza fin dal primo minuto, un anziano giocatore dell'Inter, Leopoldo Conti, esclamò sarcastico: «Adesso facciamo giocare anche i balilla!»(riferendosi all'Opera Nazionale Balilla, che raccoglieva tutti i bambini dagli 8 ai 14 anni). Nell'autunno 1940 tornò al calcio giocato (dopo un grave infortunio al piede che lo tenne fermo per quasi 2 anni), stavolta con la maglia del Milano — nome allora adottato dalla squadra rossonera per questioni politiche. Dopo due stagioni in rossonero passò quindi per un'annata alla Juventus Cisitalia. Seguì poi il cosiddetto campionato di guerra 1943-44 disputato tra le file del Varese e una breve permanenza all'Atalanta nel 1945-46, anno in cui ricoprì per un breve periodo anche il ruolo di allenatore, prima di concludere la carriera con un'ultima stagione con la maglia dell'Inter. Esordì in nazionale non ancora ventenne il 9 febbraio 1930 a Roma in Italia-Svizzera terminata 4-2 con le sue due reti.

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