Lusso d'altri tempi
Un modello di Isotta Fraschini esposto al Museo dell'Automobile di Torino.
Due parole sull'Isotta Fraschini
L'Isotta Fraschini nasce come attività di garage e vendita di vetture Renault a Milano, nel 1900. Una sorta di antenata delle attuali officine autorizzate, insomma. Già dall'anno successivo, però, iniziò anche la produzione in proprio di vetture.
Con lo scoppio della Grande Guerra, l'Isotta Fraschini entrò a pieno titolo nella produzione di motori destinati a mezzi militari ma, a fine conflitto, si trovò in gravi difficoltà economiche. Fu con l'entrata in scena del conte Lodovico Mazzotti che l'azienda riuscì a rilanciarsi, producendo vetture di lusso a partire dal 1919. La "Tipo 8", uscita in quegli anni, divenne la vettura più ambita al mondo ed ebbe grande popolarità sul mercato americano.
La Grande Depressione del 1929 spinse il conte Mazzotti a proporre l'acquisto dell'azienda ad Henry Ford ma, all'ultimo momento, un intervento di Giovanni Agnelli presso il governo fascista fece saltare tutto. L'azienda, passata sotto il controllo della Caproni, iniziò anche a produrre motori diesel sotto licenza MAN.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, l'Isotta Fraschini costruì autocarri militari e motori aeronautici. A fine conflitto, l'azienda cercò di ricominciare la produzione di auto di lusso con il modello 8C "Monterosa", ma la crisi del settore aeronautico e la mancanza di fondi decretarono la cessazione dell'attività automobilistica nel 1949. Il marchio Isotta Fraschini da allora fu utilizzato dalla Fabbrica Automobili Isotta Fraschini e Motori Breda S.p.A. e, in seguito, dalla Isotta Fraschini Motori di Bari.
Un tentativo di far rivivere il marchio fu fatto dalla Carrozzeria Fissore, ma purtroppo non andò a buon fine. Nel 2000, il marchio Isotta Fraschini è stato acquistato da un gruppo di economisti.