Al servizio del collezionista tematico: i francobolli C.T.O.
Con questo post, voglio parlare di un fenomeno diffusissimo in filatelia, che ha avuto il suo picco tra gli anni '50 e gli anni '80 del XX secolo, ma che si verifica ancora oggi seppur in misura minore: quello dei francobolli C.T.O.
Glossario
E' necessario prima di tutto fare un po' di chiarezza a beneficio di chi non pratica il collezionismo filatelico, spiegando il significato di alcune sigle di uso comune:
- MNH=Mint, Never Hinged: francobollo NUOVO, con gomma al retro integra
- MH=Mint, Hinged: francobollo NUOVO, con traccia di linguella sulla gomma
- U=Used: francobollo USATO
- CTO=Cancelled To Order: francobollo timbrato su richiesta, con o senza gomma
Perché i CTO?
Partiamo da un presupposto: chi colleziona francobolli tende a collezionare pezzi nuovi O usati. Nel secondo caso, il collezionista preferirà avere nella sua raccolta pezzi sì usati, ma con un annullo che non deturpi la vignetta: un'esigenza non sempre facile da soddisfare...ed è in questo contesto che si inseriscono i CTO. Per inciso, l'abitudine di farsi timbrare i francobolli sciolti allo sportello è vecchia quasi quanto il collezionismo, ma è negli anni '50 che questo fenomeno raggiunge livelli, letteralmente, industriali. Attenzione però, non si pensi che questo "boom" si sia verificato ovunque nel mondo: la produzione di francobolli CTO su larga scala si è realizzata solo in aree ben precise: il blocco sovietico, gran parte dell'Africa nera, parte della penisola arabica, alcuni Paesi dell'estremo oriente asiatico, del Centro e del Sud America. Tutte queste aree del mondo avevano (ed hanno) un'esigenza comune: l'importazione di valuta pregiata.
Un'esplosione di colori
Per poter conquistare il mercato ed invogliare i giovanissimi al collezionismo filatelico servivano francobolli appariscenti, coloratissimi, che trattassero le tematiche più disparate: dagli animali alla conquista dello spazio, passando per le piante, lo sport, i mezzi di trasporto e l'arte. Così, accanto alla produzione ordinaria destinata alle corrispondenze, le stamperie iniziarono a sfornare fogli su fogli di francobolli su cui era già prestampato il timbro: ovviamente questo era posto in un punto strategico, tipicamente a cavallo di 4 francobolli, per non intaccare più di tanto la vignetta e soddisfare le esigenze del collezionista.
Particolare di un annullo
Un segno distintivo dei CTO: annullo leggero e posto sull'angolo del francobollo
I francobolli CTO sono francobolli a tutti gli effetti?
La risposta è SI. Anche se si tratta di emissioni parzialmente o totalmente speculative, questi oggetti sono francobolli a tutti gli effetti. L'unico requisito, infatti, è che l'emissione di un dato francobollo sia stata comunicata all'Unione Postale Universale (U.P.U.) dall'amministrazione postale di competenza.