Alberti Ferrari Lorenzo

Founder Senior

La crisi dovuta al Covid19 causerà la perdita di 560.000 posti di lavoro

2020-05-01 16:33:04

Nonostante le rassicurazioni del governo è stato stimato nel DEF che ci sarà un calo occupazionale del 2,2% che si traduce nella perdita di quasi mezzo milione di posti di lavoro.

Le stime purtroppo andranno riveste al rialzo nella seconda metà dell'anno, dato che ISTAT considera chi è in cassaintegrazione per i primi 3 mesi.

L'unica alternativa è che resti in vigore il blocco dei licenziamenti varato col decreto Cura Italia e valido per 2 mesi, ma se così fosse potrebbe essere un'ecatombe per le aziende.

Se si valuta invece l'occupazione in unità di lavoro equivalente troviamo dati ancora più allarmanti, con cadute che raggiungono il 6,5%. Questo significa che molti lavoratori saranno costretti a passare da un impiego a tempo pieno ad uno part time ed ai lavoratori dipendenti si aggiungono autonomi, professionisti, cococo, stagionali di agricoltura, turismo e spettacolo.

I settori che saranno i più colpiti
Le categorie più a rischio sono il turismo, la ristorazione e i trasporti di massa.

Attività che operano in questi settori avranno gravi difficoltà e non essendoci certezze sul ritorno alla normalità si vedranno costrette a riassetti aziendali alquanto complessi.

Anche il commercio al dettaglio, come ho scritto in
questo articolo, dovrà adeguarsi alle nuove abitudini dei consumatori e alle restrizioni.


Le opportunità offerte dalla crisi

Ci saranno alcune attività che trarranno beneficio da questa crisi, come ad esempio la logistica e le consegne a domicilio, pulizia e sanificazioni e le produzioni di DPI, ma nasceranno anche nuove occupazioni come i controllori degli accessi nelle attività commerciali.

Considerando il lavoro autonomo e professionale crescerà la richiesta di professionisti nella gestione dei canali digitali e nella creazione di contenuti. Le aziende intenzionate ad affrontare la crisi aprendo nuovi mercati dovranno necessariamente puntare sul web, che offre ai consumatori una maggiore sicurezza e consente di spostare il processo d'acquisto on line.

Come abbiamo potuto notare negli ultimi mesi sono cresciute le vendite su tutte le piattaforme di e-commerce, ma occorre ricordare che avviare un nuovo canale è proprio come avviare una nuova attività.

I cambiamenti dei processi d'acquisto porteranno ad una vera e propria rivoluzione, che aprirà la strada a creativi e permetterà a chi ha perso la propria occupazione di reinventarsi grazie al web.

Che tu sia un imprenditore, un professionista o un dipendente in CIG puoi contattarmi per studiare assieme un piano strategico, che ti permetta di ripartire in modo ottimale da subito.

by Lorenzo Alberti Ferrari