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COVID19...LE VITTIME PREDESTINATE

2020-04-29 15:33:05

...una Lettera Aperta per informarvi della situazione in cui versa il settore Intrattenimento Spettacolo Cultura e Turismo.Il disastro economico causato dal COVID forse e' addirittura peggio dell'emergenza sanitaria.

                                                

LETTERA APERTA
In merito all’emergenza Covid-19 ci troviamo ad essere gli ultimi della fila, coscienti di doverlo essere, poiché tutte le nostre attività si basano proprio sul nemico del momento, ovvero l’assembramento di persone. Questo però non significa non poter continuare ad esistere dopo un lungo tempo di inattività. Un fattore positivo di tutta questa situazione è il confronto continuo ed il lavoro comune che stiamo facendo anche tra noi associazioni di categoria ed ogni singola attività di animazione e intrattenimento, che ci stanno portando in modo coordinato ed unitario ad un’azione comune sul fronte delle richieste.

                   

L’Animazione Turistica e Territoriale la musica dal vivo i concerti il teatro si sono trovati difronte ad un azzeramento improvviso del fatturato: feste, eventi e intrattenimento prevedono tutte attività di contatto tra le persone presenti, quindi impossibili da effettuare in questo periodo. Abbiamo la piena coscienza che in un momento di emergenza sanitaria come questa non possiamo che attendere delle direttive ben precise dalle Istituzioni, proprio per poter garantire ai nostri clienti il massimo della sicurezza sui nostri servizi. Questo però non toglie che le nostre Imprese sono totalmente ferme, senza un orizzonte temporale per pensare in modo pratico ad una riapertura.

                   

Per noi effettuare un servizio significa pianificare, impegnare personale, materiali e svolgerlo, molto spesso non nella nostra sede, ma in altri luoghi. A maggior ragione, nei casi di Animazione Turistica, il personale va selezionato, formato ed inviato nelle strutture turistiche che, ad oggi, non sappiamo se e come apriranno. A poco valgono i contratti firmati per i nostri servizi, poiché sappiamo bene che, qualora le strutture turistiche potessero riaprire con regole di contenimento sanitario molto rigide, saremmo i primi ad essere eliminati (peraltro giustamente da un punto di vista di sicurezza). Siamo legati alla stagionalità estiva per il 70% del nostro fatturato per il Turistico (in alcuni casi anche il 90%) ed un 50% del fatturato per il Territoriale viene svolto tra marzo e luglio. Per questo siamo fortemente preoccupati dal silenzio da parte delle Istituzioni sul nostro settore e su quello in generale del Turismo.

                   

Quello che ci mette in allarme è il continuo sentire dalle Istituzioni preposte al Turismo parole come “stiamo studiando” oppure “ci stiamo informando”, pur coscienti che nessuno del nostro settore è stato interpellato per dare un’idea pratica delle necessità che abbiamo per poter sopravvivere in maniera strutturale. Non siamo paragonabili ad un negozio o ad un’attività di vendita con merce solida: noi eseguiamo servizi che nella maggior parte dei casi vengono svolti da persone, con un’organizzazione atipica e trasversale, tra il turismo e lo spettacolo. Ecco perché abbiamo bisogno di un intervento ad hoc che ci consenta di rimanere in vita fino alla fine dell’emergenza sanitaria.

                   

Con la stessa solerzia con cui le associazioni di categoria quali Assoturismo e FIAST si sono rivolte alle autorita’ Italiane chiedendo provvedimenti concreti chiediamo che OSLA e tutte le Associazioni di categoria della repubblica di San Marino di fare lo stesso chiedendo da subito con fermezza e risolutezza risposte e richiedendo provvedimenti urgenti, che forniscano liquidità immediata non a debito ma a fondo perduto, basata sui fatturati dei due anni precedenti, unico sostegno reale per la sopravvivenza. Inoltre abbiamo già individuato tutta una serie di interventi per riprogrammare in modo organizzato la ripartenza del settore, alleggerendo le regole attuali ed adattandole maggiormente la mercato reale del settore (es. la realizzazione di un unico CCNL che abbia lo stesso valore e possa essere comunemente applicato sia a San Marino che in Italia che sia agevole per le aziende e tuteli i lavoratori, sia nel Turistico che nel Territoriale), traslando le imposte fino a dicembre 2021,

                                   

    

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