Founder Starter
Nonna Vittoria
Eri una delle mie assistenze, lasciare tutto per fuggire alla violenza di un uomo, ti trovi a fare più lavori, ma tu eri una anziana maestra, avevi 102 anni, arrivai per sostituire un mese l'altra infermiera, il mio turno, dalle 13 alle 20 poi andavo in ospedale a fare assistenza notturna....
Nonna Vittoria
Ricordo il giorno che ti conobbi, eri nella tua stanza, seduta in una antica poltrona, alzati gli occhi e in silenzio guardai dentro di te, vidi un mondo pieno di malinconia, mi avvicinai, l'istinto mi portò a farti una carezza, eri così magra e piccina, i solchi sul tuo viso raccontavano ogni cosa di te
Ti preparai il pranzo, mi guardati sorpresa quando ti chiesi cosa gradisci? Compresi che non chiedevi nulla, eri in attesa che il Buon Dio si ricordasse di te
Avevi problemi a deambulare, ti apriti sti e come un antico manoscritto mi regalarvi annedoti della tua vita
Iniziai una copertina all'uncinetto, mentre facevi il sonnellino pomeridiano, eri così contenta! I tuoi piccoli occhi brillavano, nonna questa la faccio per te, la metteremo sulle ginocchia, ti scaldera', quando terminera'il mese, rientrera'l'altra infermiera avrai una pezzetto di me, ti scaldera', così mi sentirai sempre vicina
Un pomeriggio mi informati, mi dissero erano + di 10 anni che stavi nella tua stanza, non uscisti mai...
Tutta la tua vita era un letto e la tua poltrona, mi resi conto che stavo piangendo... nascosi al cugino.. mi voltai fingendo un allergia
La tua coperta cresceva, ero molto veloce, ho sempre amato lavorare la lana, che bella ripetevi accarezzando le mie ginocchie, i tuoi piccoli occhi erano come stelline ✨
Una settimana era trascorsa quel giorno mi parlasti del forte che di fronte alla tua casa, presi la decisione, senza una sedia comoda a rotelle, ti avrei sostenuta io, misi lungo il corridoio qualche sedia, preparai con attenzione la strada, io ti sosterrò andremo nella grande sala che si affaccia sul Priamar, vedrai nonna oggi andiamo a passeggio
Tutto era pronto, attesi il tuo risveglio, ti cambiai, merenda e inizio' la nostra avventura, sapevo che erano tantissimi anni che non camminavo.... ma le mie gambe saranno le tue
Ti alzai, mi misi dietro di te, sostenendoti, eri piccolina e molto magra, gli anni ti avevano consumata
I primi metri erano fatti, ti feci sedere nella prima sedia, aspettai ti riposassi un pochino, passo dopo passo.... sedia dopo sedia arrivammo alla grande finestra, ti avevo coperto le spalle con lo scialle azzurro che ti regalai(lo amavi tanto)
Eri come una bimba, i tuoi piccoli occhi li vidi luminosi pieni di lacrime, vidi e sentii la tua emozione
Quanto è cambiato il forte!
Era tanto diverso... Ma sono passati tanti anni,ero a pochi metri, ma nessuno mai mi fece fare Come hai fatto tu, una gita per ritornare alla vita
Eravamo molto unite, un grande affetto e stima ci legava
Il mese stava giungendo a termine, la copertina era finita, sapevo del grande vuoto che avrei sentito lasciandoti
Come ogni giorno da un mese ti cambiai, dopo averti lavata come una bimba, ti misi il tuo pigiamino, eri pronta per la notte, volesti la copertina, dicevi sarà come averti con me! Il nostro saluto fu pieno di tenerezza, nonna io ti lascio un pezzetto di cuore, ritornerò'a trovarti
Lei mi sorrise e disse ora posso andare, sono stata felice con te
Passarono pochi giorni, altri lavori, turni massacranti, sentivo nel cuore il desiderio di vederti, avevo tanta tristezza pensando al tuo isolamento, la tua prigione
Presi l'ascensore mentre saliva mi resi conto che stavo piangendo
Corsi nella tua stanza.... La collega mi disse, sono giorni che rifiuta il cibo, non voleva essere alzata dal letto
Nonna cara, ti sei portata via un pezzetto del mio ❤