420 joint culture

Salute & Benessere

Viaggio nelle ANALISI sulla CANNABIS, tutto quello che c'è da sapere

2019-08-30 17:18:02

La caccia alle streghe attorno alla cannabis light ha visto crescere i sequestri di infiorescenza. Sopratutto dopo che la cassazione ha deciso di non decidere, lasciando il vuoto normativo. In questo breve articolo farò il punto della situazione al giorno d'oggi.

La cassazione

Si è diffusa la tesi secondo la quale un derivato della Cannabis può essere venduto solo se privo di "sostanza drogante". Sebbene la lettura scientifica abbia individuato la soglia di THC non drogante entro lo 0,5%, la lagge 242/2016 parla di 0,2% (con una flessione fino allo 0,6% per i coltivatori.


Laboratori chimici

E' chiaro, dunque, come l'analisi chimica sui prodotti in circolazione stia assumendo in questo periodo un ruolo chiave, Il parere di un tecnico è oggi più che mai fondamentale visto che può tutelare un commerciante e un produttore stabilendo il grado di THC presente in un prodotto.


I laboratori in circolazione sono moltissimi e validi ma forse sarebbe utile affidarsi alle strutture pubbliche come le Università (Laboratori di Tossicologia Forense degli Istituti di Medicina Legale) che svolgono primariamente indagini chimico-tossicologiche per conto della magistratura, non tanto per avere un risultato affidabile (fornito anche dai laboratori privati) quanto, piuttosto, per la loro autorevolezza sul piano legale.


 Analisi da svolgere

Ma quali sono le analisi che devono essere svolte? Quando sono necessarie? E quali sono i costi? Ne abbiamo parlato con il Dr. Mauro Iacoppini, tossicologo in servizio presso il laboratorio di Tossicologia, Forense, Sezione di Medicina Legale all'Università "La Sapienza" di Roma".


"Riguardo l'analisi della canapa - ci spiega - c'è grande confusione sulla modalità di esecuzione ( quale tecnica analitica seguire?) e di interpretazione del risultato (THC o THC totale?).

Attualmente molti laboratori di Tossicologia Forense, privati ed universitari, adottano procedure e strumentazione diverse mentre sarebbe opportuno adeguarsi alla normativa ed usare tutti la stessa metodologia analitica.


Normative da tenere in considerazione

Oltre al recente D.Lgs.  242/2016, ci sono precise norme comunitarie (CE)  (Regolamento CEE n.  421/86 del 25.2.1986;  Regolamento CE  n. 2316/1999, Allegato XIII; Regolamento CE   n. 1177/2000, Allegato C; Regolamento CE  n. 1122/2009, Allegato I).


Spiegano il metodo di analisi di laboratorio per la determinazione del delta-9-THC.


E per quanti riguarda la strumentazione?

Lo strumento analitico menzionato nei regolamenti è il cromatografo gassoso munito di rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID), apparecchio affidabile con ottima capacità separativa, comunemente impiegato per le analisi degli stupefacenti richieste dalle Procure della Repubblica.


Nei regolamenti non si fa alcun cenno a strumentazioni scientifica diversa da questa, e la Lc/Ms o la Gc/Ms, ampiamente utilizzate da molti laboratori per la determinazione dei cannabinoidi nelle infiorescenze, è da considerare non conforme alla legge e, in caso di contro-perizia, essere oggetto di contestazione.