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Salute & Benessere

Come preparare un decotto alla cannabis ed essere felice!

2019-09-20 06:22:07

La tisana alla cannabis a scopo terapeutico non si può fare liberamente, ci vuole la prescrizione medica, ecco le linee guida per preparare una tisana che garantisca la corretta estrazione dei principi attivi. Continua a leggere...

Nonostante una lunga ed importante storia, la Cannabis in Italia è estinta come specie spontanea, ma non si sa mai, già in passato altre specie scomparse ci hanno fatto la sorpresa di ripresentarsi, timidamente, come a controllare che l'ambiente fosse diventato meno ostile.


Un esempio? il bel fiordaliso considerato un pericoloso infestante e per questo combattuto a suon di diserbanti fino a sparire per qualche anno. Sarebbe bello ed emozionante incontrare di nuovo la Cannabis spontanea.


In ogni caso, più o meno legalmente, la pianta è largamente coltivata, in varietà simili all'originale descritta dai medici dell'antichità, lodata e consigliata per molti malanni. Dioscoride raccomandava un preparato acquoso per risolvere isteria e melanconia ma anche tossi insistenti, e Santa Ildegarda di Bingen sosteneva con convinzione le grandi proprietà antibiotiche "in grado di uccidere qualsiasi verme" e la riteneva utile per migliorare l'appetito, il sonno e la tranquillità. Altri importanti studiosi aggiunsero proprietà: come antidolorifico, antimalarico, antidoto contro i morsi di serpente, rallegrante e molto ancora. Oggi vengono riconosciute alla Cannabis sativa proprietà neuroprotettive, miorilassanti, antispastiche ed antipertensive.


Naturalmente, come per tutte le cose, "nella dose la differenza", ma anche nella parte che si usa, come in molte altre piante, sta la differenza. Foglie, fiori, sommità, semi, fusto. Se si potesse fare una tisana di Cannabis sativa consiglierei di usare i fiori femminili non ancora aperti, interi.


La cannabis non si infonde come per il the ma se ne fa un decotto. 



Cosa serve per una tisana a base di cannabis?

500 ml di acqua, 500 mg di erba che si mette in acqua fredda con aggiunto un pò di latte intero di mucca felice e si mette a fuoco vivace. Una volta raggiunto il bollore si abbassa la fiamma e si copre per 15 min (ma non serve la clessidra vanno bene anche 20 o 25 minuti), sempre a fuoco moderato ma con bollore. Il riposo di norma non è necessario e quindi si filtra premendo il fiore


Il sapore è accettabile ma ci sono molte tisane con simili proprietà anche molto più buone; odore gradevole ed intenso, assolutamente fantastico se paragonato a quello del fratello, per proprietà e famiglia, Luppolo "il puzzolente".


Le erbe dopo l'estrazione possono essere mangiate con la tisana o come si preferisce in quanto edibili e per aumentare gli effetti desiderati. Queste le linee guida, più o meno, del ministero che garantiscono la corretta estrazione dei principi attivi della cannabis sativa, principi lipofili, complessi e decisamente variabili, come spesso accade nei vegetali. Grande pregio la complessità delle componenti dei vegetali in natura, ineguagliabile ed impenetrabile, ancora oggi molto da scoprire e da verificare, difficile in quest'epoca oscurantista.


Beh in ogni caso la tisana alla cannabis a scopo terapeutico non si può fare liberamente, ci vuole la prescrizione medica, ma se l'intenzione è ludica allora forse si? Se riuscite a trovare un negozio che la vende potete provarla con una certa tranquillità. Gli effetti indesiderati sono pochi, nella media di molte piante vendute in erboristeria: tachicardia, euforia, cefalee, vertigini, secchezza della fauci (mi permetto di aggiungere che avviene probabilmente perchè la tisana ha un effetto veloce come diuretico e quindi è bene bere due bei bicchieri di acqua dopo la tisana) e debolezza muscolare ( relax?). Foglie e semi, invece, sono un'altra storia-