Cristian Palusci

Nuvole nere all'orizzonte sui mercati azionari

2018-10-25 15:10:37

Dopo la giornata nera di ieri nell'azionario americano, questa mattina i mercati europei non hanno fatto registrare perdite particolari. Il problema del debito negli USA è serio e in queste settimane sta emergendo in tutta la sua drammaticità

Nei grafici abbiamo lo Standard and Poor's 500 index, uno degli indici più prestigiosi del mercato azionario americano, che segue l'andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione.

Dopo la chiusura di ieri al -3.09%, l'indice ha completato il percorso che lo ha portato ad azzerare i guadagni del 2018.

Sul grafico giornaliero vediamo come la discesa stia assumendo sempre di più i connotati di un'inversione del trend di lungo periodo.

Con l'aiuto di Fibonacci si può apprezzare come la quotazione abbia rotto l'intervallo 0.618, che è lo spartiacque tra una correzione e un'inversione del trend.

In tale contesto, la zona di supporto da tener d'occhio è quella che va da 2580 a 2530 (foto 1).

Una sua eventuale rottura, potrebbe aprire le porte a una drammatica discesa di tutto l'indice (il che vorrebbe dire che le principali aziende statunitensi dovranno fronteggiare un severo calo delle rispettive capitalizzazioni).

Infatti, se il P/E ratio (Price-Earnings Ratio) dell'S&P’s 500 regredisce alla sua media storica, circa il 30% al di sotto del livello attuale, $ 10 trilioni (10 mila miliardi nda) della ricchezza delle famiglie americane verrebbero spazzati via.

Sul grafico settimanale si vede nitidamente come la trendline che ha accompagnato la salita della quotazione nel 2018, allo stato dell'arte sia stata compromessa.

In un simile scenario è sempre opportuno avere un piano B, magari iniziando a rastrellare asset per la riserva di valore, come i metalli preziosi (oro su tutti) e il buon caro vecchio bitcoin!

Draghi ieri pomeriggio ha confermato lo stop al quantitative easing, dunque fine della pacchia per gli istituti di credito europei.

Altro elemento interessante: il Presidente della BCE ha annunciato la decisione di mantenere i tassi d'interesse invariati (rinviando l'eventuale aumento nell'estate del 2019) in evidente controtendenza rispetto ai "cugini" della FED americana.

Anche grazie a queste mosse, i mercati europei questa mattina non hanno scontato il pesante calo registrato ieri su tutti gli indici dell'azionario USA

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